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Festa Artusiana 2013

Trait d’union della XVII° edizione la cucina italiana nel mondo

logo.png È inutile girarci intorno: quella Artusiana è una festa militante, in difesa e a tutela dei prodotti di qualità, nel rispetto della tradizione. Una scommessa ispirata al padre indiscusso della cucina italiana, Pellegrino Artusi, al quale, il suo comune di nascita, dedica nove giorni di riflessioni, degustazioni e incontri. È la Festa Artusiana, l’appuntamento che in giugno (22-30) trasforma Forlimpopoli nel baricentro della cucina nazionale, grazie a oltre 150 appuntamenti fra laboratori e degustazioni, e una ventina di incontri imperniati sulla cultura del cibo. Un grande palcoscenico del gusto ai piedi della rocca trecentesca, in pieno centro storico, dove le strade vengono rinominate e i vicoli e le piazze si caratterizzano come veri e propri percorsi gastronomici. Tutto questo grazie a oltre 60 ristoranti allestiti appositamente per la festa che si aggiungono a quelli già attivi a Forlimpopoli.

Peculiarità dell’appuntamento artusiano è quello di affiancare il cibo inteso come piacere del palato, alla riflessione culturale e sociale della tavola: al suo uso consapevole, la sua sostenibilità ambientale, la tipicità, per citare alcuni temi. In questa direzione, diversi gli appuntamenti e gli incontri di alto livello, in compagnia di studiosi e ricercatori universitarie anche operatori del settore.

Cuore della festa di questa XVII° edizione, anche per accompagnare l`azione di Casa Artusi all`estero, un tema mai abbastanza  approfondito: la cucina italiana nel mondo, ieri e oggi.

 

festa-2.pngLa Cucina Italiana nel mondo

Dopo aver parlato di Artusi in tanti paesi del mondo, soprattutto in occasione del centenario del 2011 con la mostra documentaria e il relativo catalogo multilingue “100, 120, 150: Pellegrino Artusi e l’unità italiana in cucina”, questa edizione della Festa Artusiana cerca di mettere a fuoco, il grande tema della cucina italiana nel mondo.

La cucina italiana ha preso forma, nei secoli, come condivisione di culture locali che si sono incrociate, sovrapposte, arricchite reciprocamente. In questo lungo processo storico – a cui Pellegrino Artusi un secolo fa ha dato un’improvvisa accelerazione – il paese ha visto consolidarsi un’identità gastronomica multiforme e mutevole, ricca di solide tradizioni e di stimolanti innovazioni.

Ebbene, quale ruolo ha avuto in questa storia l’apporto degli italiani emigrati all’estero? Come è stata proposta e interpretata la cucina italiana fuori d’Italia? Che forma hanno preso le nostre tradizioni gastronomiche al contatto con culture diverse? Lo straordinario successo che la cucina italiana incontra oggi nel mondo è frutto della sua forte personalità o della sua capacità di adattamento?

Su questi temi si discute a Casa Artusi domenica 23 giugno alle ore 18,30. Ne parlano Massimo Montanari (Università di Bologna), Simone Cinotto (Università di scienze gastronomiche, Pollenzo), Emanuela Scarpellini (Università di Milano), Margarita Fores, (Casa Artusi Filippine) e, in collegamento Skype dalla California, il Premio Artusi 2007 Gino Angelini. Insieme a loro, altri protagonisti della ristorazione italiana in collaborazione con l`Associazione CIM Cuochi italiani nel mondo diretta da Marco Medaglia.

 

Spettacolifesta-3.png

Tante le proposte spettacoli, dalle performance di strada ai concerti, dagli spettacoli per i bambini, alla musica popolare, il blues e il jazz.

Quest`anno gli spettacoli di strada che caratterizzano la festa avranno una regia d`autore: Simone Toni, apprezzato attore e regista, è incaricato della Direzione Artistica, con il compito di selezionare attori non professionisti all`interno  delle scuole di teatro da lui condotti.

Gli artisti selezionati parteciperanno ad un  laboratorio propedeutico a creare occasione di intrattenimento alla Festa, con temi legati al cibo, alla fame e, inevitabilmente, alla nostra Commedia dell`Arte.

Nell’ambito della Festa Artusiana si ripropone ArtusiJazz, festival organizzato dall’Associazione Culturale “Dai de Jazz” di Forlimpopoli che è diventato un appuntamento consolidato per ascoltare dal vivo, nella corte della Rocca, i nomi più importanti del panorama jazzistico italiano.

Importanti le proposte della Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli che ha guadagnato negli anni, con un lavoro rigoroso di ricerca e studio, grande credito sia nel panorama nazionale sia in quello internazionale (www.musicapopolare.net).


Siti: www.festartusiana.it  www.pellegrinoartusi.it


06/06/2013
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