Visitare la Sanità, uno dei quartieri più antichi di Napoli e ricco di testimonianze del passato, è un’esperienza unica. E’ qui che si trovano le Catacombe Paleocristiane e il Cimitero delle Fontanelle. E’ qui che sorgono antichi palazzi nobiliari dal segno barocco, come quello dello Spagnolo, Palazzo di Majo, Sanfelice e il Palazzo Traetto. Ma anche tante chiese e complessi religiosi.

Per ammirare questo quartiere popolare bisogna però spogliarsi dai pregiudizi e lasciarsi andare ai sui ritmi: caotici e anarchici. Ma anche ricchi di calore e spontaneità. Un altro motivo per visitarlo è una storia di gola. È alla Sanità, infatti, che si può assaggiare una delle migliori pizze partenopee, quella di Ciro Oliva. Quarta generazione di Maestri Pizzaiuoli, con una storia iniziata nel 1951. Quando Concettina Flessigno Oliva, bisnonna di Ciro, aprì davanti al suo basso, vicino a un’edicola votiva cosiddetta “dei tre Santi” (San Vincenzo, Sant’Anna e Sant`Alfonso) un’improvvisata rivendita di pizze fritte, un po’ come quella di Sofia Loren nel film “L’Oro di Napoli”, girato proprio in questo quartiere. Ora come allora, andare alla pizzeria da “Concettina ai Tre Santi” rappresenta un viaggio nella più autentica e raffinata arte della pizza. Ciro ha raccolto dalle generazioni che lo hanno preceduto l’eredità della manualità e dei segreti dell’impasto, la cura nella scelta degli ingredienti. Di suo, nonostante la giovane età, ha iniziato da alcuni anni una ricerca per ottenere i migliori accostamenti tra i prodotti dop e igp campani e non solo. Dal Pomodoro San Marzano Dop, al Pomodorino del Piennolo del Vesuvio dop, alla Mozzarella di Bufala Campana, agli oli extravergine, che seleziona e diversifica in base alle caratteristiche gustative delle pizze che ha in carta. Una ricerca che lo porta a visitare piccoli opifici e poi creare nuove pizze. La sua felicità è produrre per i clienti, oltre le classiche margherite e marinare, pizze straordinarie, innovative, come quella chiamata “Fresella”, doppia cottura e lunga lievitazione. Un omaggio ad un pasto semplice di un tempo, miscelando ingredienti superlativi, dalla forte personalità. Perché nelle tre varianti: “Napoli”, “Luciana”, “di Rinforzo”. La prima realizzata con tonno rosso di Carloforte, mozzarelline di Bufala, olive salella ammaccata del Cilento, e rucola selvatica. La “Luciana”, pomodorini del piennolo, pomodoro San Marzano, olive, polpo, capperi e crostini di pane. La terza con alici di Cetara, papaccelle di Brusciano, limoni Igp di Sorrento, olive salelle, scarola riccia, e pomodorini del piennolo. Il tutto servito nel nuovo locale, curato da Pasquale Neutro che comprende due sezioni separate: la nuova area interamente dedicata alla friggitoria e all’asporto e la pizzeria vera e propria dove ammirare, sospesi alle pareti, presepi e pastori. Da Ciro Oliva pizzeria da “Concettina ai Tre Santi” troverete birre artigianali e una ricca selezione di vini. E poi, cuore grande di Napoli, sta portando avanti, anche grazie alla disponibilità di opifici e dei clienti, la “Pizza Sospesa”: l’offerta a lasciare, come era d’uso un tempo per il caffè, una pizza pagata per chi non ha la possibilità di comprarla. Un motivo in più per visitare il borgo della Sanità.