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Quando il popolo del web va in ristorante…

Fotografa piatti, li condivide, li recensisce, lascia opinioni, divulga, prenota online. Una recente ricerca analizza il rapporto fra popolo del web e ristorazione

Solo nell’Apple Store si stimano circa 30mila app dedicate a cibi e bevande, nel mondo.
App che sono talune volte ricettari, app che più spesso sono dedicate ai locali e che permettendo di visualizzare menu, localizzare su smartphone pizzerie, bar o ristoranti vicini, prenotare on line.
Altre app permettono di vedere, attraverso la fotocamera dello smartphone, videoricette o foto sui menu cartacei o su cavallotti (la cosiddetta realtà aumentata).
Il mercato delle applicazioni dedicate alla ristorazione, dal 2012 in poi, ha visto una crescita esponenziale: chi più chi meno, computer-pizza.pngqueste app hanno avuto un certo successo, diventando uno strumento per chi desidera una “bussola” quando vuol mangiare fuori casa.
Il fenomeno è mondiale ed è presente anche in Italia dove, sebbene non sempre all’avanguardia nell’alfabetizzazione informatica, mai ci facciamo mancare smartphone aggiornati e nuovi (nel 2015 sono stati venduti ben 19.060.000 apparecchi, secondo quanto scrive Il Sole24Ore).
Siamo italiani sempre online, sempre connessi e moltissimi di noi, soprattutto i giovanissimi, adoperano la rete e le app per tanti usi in tanti campi, non ultimo cercare, sperimentare e recensire un locale.
Così come non ci è possibile quantificare il numero di recensioni e utenti in rete, non ci è possibile quantificare l’uso effettivo dell’app; potremmo solo visualizzare, caso per caso, quanti utenti hanno installato una certa applicazione sul proprio apparecchio, o quanti utenti si sono registrati ad un certo sito dedicato al food e alla ristorazione.
Un esempio fra tutti? Duespaghi, nato per condividere opinioni sui ristoranti preferiti, è stato “scaricato” circa 100.000 volte.
Possiamo allora dire di essere consumatori futuristi?
Di sicuro esiste una fetta di clienti che appartiene al “popolo del web” e su questa categoria s’è concentrata la ricerca di WEB-RESEARCH.
In un arco di 12 mesi, l’indagine ha raccolto pareri sulle ordinazioni al ristorante di utenti web, Social, Blog e Forum (scartando i professionisti della ristorazione e i giornalisti). S’è poi provveduto ad estrarre e analizzare un campione di 1.753.436 giudizi.
Perché interessa questa ricerca? Per capire cosa chiede, mangia, desidera il popolo del web italiano quando entra in un locale come quello in cui lavorate voi che ci leggete.
Cosa guida il cliente nel tipo di ordinazione?
Fuori casa il cliente web 2.0 sceglie una pietanza per più motivi: ordina un cibo che non degusta solitamente a casa (88%), un cibo ritenuto prelibato (86%), un piatto che si presenta bene (85%); si ordina anche in base al prezzo (64%). La quantità è un fattore che pesa meno (51%), così come il grado di appetito (37%).

Le ordinazioni
I pareri e le recensioni più frequenti sono quelle relative ai Primi.
Seguono i Secondi e gli Antipasti, i Dessert/Gelati, il Piatto unico (quindi anche la pizza), il Contorno e i formaggi, il Menù turistico/economico, il Menù degustazione, il Menù vegetariano/vegano, il Menù per regimi alimentari particolari, il Menù per bambini.
Possiamo pensare che la categoria primo piatto in quanto più menzionata sia anche la più richiesta e ordinata.
Se poi andiamo a vedere il numero complessivo di portate menzionate insieme, scopriamo che le combinazioni più gettonate sono: Primo e Secondo, seguito da Antipasto Primo e Secondo e Antipasto e Secondo; ultima coppia Antipasto e Primo.

Le pietanze più menzionate
La ricerca ha stilato anche una classifica dei piatti più menzionati (prevedibilmente i più ordinati) dal popolo del web: Primi di pasta asciutta 81%, Secondi di pesce 79%, Primi di pasta fresca 71%, Riso (risotti) 63%, Secondi di carne 56%, Primi in brodo 48%, Affettati e salumi 43% (pareri multipli).
Il popolo di internet, sebbene sia innovativo nell’uso delle tecnologie, sembrerebbe essere abbastanza tradizionalista a tavola: in base alle menzioni (pareri multipli) svetta la Cucina tradizionale e regionale (78%). Non dispiace la Cucina etnica (52%), la Fusion (49%). In coda la Cucina stellata (13%) e la Nouvelle cusine (11%).

Il ristorante futuristapagare-smartphone.png
Internet il web e le app non sono solo la piazza virtuale in cui esprimere pareri e recensioni, condividere opinioni e foto: sono strumenti che possono essere utili nella gestione di un ristorante.
Pensiamo alle comande prese con un tablet, metodo sempre più diffuso.
Si memorizza la comanda che viene inviata alla cucina e alla cassa.
C’è poi la possibilità di pagare con smartphone invece che con bancomat o carta di credito.
La possibilità di prenotare un tavolo.
Ci sono applicazioni su smartphone multifunzionali che permettono di ordinare per l’asporto o di ordinare in loco, in ristorante e pagare subito senza passare dalla cassa. Spariranno i camerieri?
Non per adesso. Di certo, però, ogni attività ristorativa, in ogni aspetto della sua “vita”, è sempre più legata al mondo della tecnologia e dell’informatica. E questo è una evoluzione da cui non si ritorna indietro.


27/10/2016

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