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Michele Leo: è lui il campione Trofeo Caputo

Michele Leo: è lui il campione 2017 del Trofeo Caputo, l’ambito trofeo della categoria S.t.g. del Campionato Mondiale del Pizzaiuolo, chiusosi a Napoli ieri 21 giugno. Alla finalissima eravamo presenti anche noi di Pizza&core, in prima fila a cogliere i sorrisi dei premiati e degli organizzatori.

Allegria ed entusiasmo hanno caratterizzato la serata finale durante la quale, uno ad uno, sono stati chiamati e insigniti del premio meritato il terzo, il secondo e il primo classificato di ogni sezione di gara, tutti sino all’ultimo vincitore, Michele Leo appunto, che alle 22 di sera, dopo una lunga giornata di emozioni, ha alzato la sua coppa consegnatagli dalla famiglia Caputo.michele-leo.jpg Anche quest’anno la gara partenopea s’è distinta per affluenza e internazionalità: oltre 600 pizzaioli si sono sfidati in rappresentanza di ben quaranta nazioni, sfidandosi in una o più delle nove categorie di gara.

Tre giorni di entusiasmo, tensione, professionalità, ma anche amicizia, goliardia e allegria hanno animato Napoli e il suo lungomare Caracciolo, al cospetto dell’immenso Vesuvio.

Ma torniamo alla premiazione: se Michele ha sfoderato un enorme sorriso di gioia, una volta salito sul podio, Teresa Iorio, prima classificata della teresa iorio 2017.jpgnuovissima categoria Pizza Fritta, ha invece espresso la sua felicità sciogliendosi in lacrime: la ex campionessa del Trofeo Caputo, prima donna vincitrice nella Stg nel 2015, s’è rimessa in gioco e ha di nuovo segnato il suo goal.

A premiare la terna dei finalisti in ogni sezione, oltre a Carmine e Antimo Caputo, della azienda Mulino Caputo, anche rappresentanti delle altre aziende partner, quali Gi.Metal, Ciao Pomodoro, Orchidea.

 

Per Antimo Caputo, Ad del Mulino Caputo, il vero successo  di questo campionato è la diffusione che ormai sta avvenendo in molte parti del mondo  dell’arte napoletana della pizza. Tra i partecipanti, infatti, anche cinesi, giapponesi.

La maestria dei pizzaiuoli, la loro capacità di selezionare materie prime d’eccellenza e di utilizzare tecniche e saperi antichi sta diventando patrimonio di tantissimi Paesi. “E’ stato un lungo  lavoro, direi anche molto impegnativo - dichiara Antimo Caputo - condotto in tutti questi anni in sinergia con l’APN: Associazione Pizzaiuoli Napoletani, presieduta da Sergio Miccù, ma la nostra soddisfazione è  che siamo riusciti  ad  alzare l’asticella  della qualità delle pizzerie in tutto il globo.”

 

Tagliata la torta e conclusasi la premiazione è iniziata la grande festa finale sul grande palco del Napoli Pizza Village.

 

Chi è Michele Leo

 

Lucano di Venosa, vincitore della XVI edizione,  ha  52  anni:  una vita spesa in questo mestiere cercando sempre di migliorarsi. Ha iniziato come pizzaiolo in Germania, quando aveva solo 18 anni e lavorava in una pizzeria di  Stoccarda, per poi tornare nella sua terra dove, circa dieci anni fa, ha aperto una pizzeria, “Il Brigante”,  in provincia di Potenza.  

"Corono un sogno e dico grazie. Il mio impegno sarà quello di continuare nella ricerca dei prodotti migliori del mio territorio, la Basilicata.”  

Pizzaiuoli del XVI Trofeo Caputo - foto Renna e De Maddi.JPG


22/06/2017

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