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Gli stili pizza negli U.S.A.

Gli Stati Uniti rappresentano uno dei mercati in cui la pizza è maggiormente consumata. New York (insieme a San Paolo in Brasile) è la città con il maggior numero di pizzerie al mondo. Ma quando parliamo di pizza negli U.S.A. dobbiamo immaginare un panorama variegato in cui si collocano agli antipodi la catena Pizza Hut (e similari) e il ristorante pizzeria all’italiana. Dobbiamo immaginare una pizza che può essere sottile oppure alta e croccante, o ancora morbida con cornicione alto. Parliamo di differenze che caratterizzano i cosiddetti “stili”. Ce ne sarebbero almeno cinque differenti, corrispondenti alle preferenze alimentari locali.
Partiamo dalla pizza vicina agli italiani, la “Neapolitan Pizza”, stile di pizza che, secondo un recente sondaggio fatto dalla CNN tramite Facebook, sarebbe al 35esimo posto nella classifica dei cibi preferiti dagli americani. Un posto ottimo, ma non d’onore, un dato che ci racconta che non è la nostra pizza quella più richiesta dagli americani. Qual è la pizza, allora, più amata e più scelta negli Stati Uniti? 
Le più note negli States rimangono ancora la New York Style e la Chicago Style. La prima ha base sottile ed è morbida al centro, realizzata con farine “forti” e sottoposta ad una lunga lievitazione; è stesa a mano, tecnica che è un retaggio della tradizione italiana. Preparata in grandi dimensioni, è venduta a “fette”. Recentemente la guida (italiana) online 50 TopPizza ha decretato come “Migliore Pizzeria New York Style” il locale Di Fara Pizza di Brooklyn.
La seconda pizza più amata negli States è la Chicago Style, caratterizzata da un bordo alto che racchiude un ricco ripieno; sulla base, cosparsa di mozzarella, troviamo gli ingredienti di carne o verdure e solo in cima il sugo di pomodoro. Sempre per la guida 50 TopPizza la miglior pizzeria che sforna questo tipo di pizza è Art of Pizza di Chicago.
Rhode Island Style è invece una pizza al taglio, tradizionalmente cotta in placche da forno, di forma rettangolare. È condita con una generosa dose di pomodoro e origano. Simile alla nostra focaccia, è particolarmente apprezzata se servita a temperatura ambiente. Infine, c’è la California Style Pizza: base morbida, ricca di ingredienti insoliti che danno origine a innovativi accostamenti di sapore. S’è diffusa nel corso degli anni ‘80 grazie all’intervento di alcuni noti chef ed è anche per questo che è considerata una pizza gourmet. Siamo consapevoli che la pizza per gli americani è per antonomasia la New York Style e la Chicago Style e siamo consapevoli che la Neapolitan Style è percepita come una fra le tante ricette possibili e non come l’origine della pizza. Tuttavia, sappiamo anche che la pizza italiana, sia nella versione napoletana che nella versione romana, sta sempre più diffondendosi grazie ad un doppio binario: da una parte le tante aperture di locali con pizzaioli italiani che mantengono la tradizione, dall’altra parte il lavoro di tante aziende che partecipando ad eventi e fiere, aiutano la cultura gastronomica italiana ad attecchire all’estero. Fra gli ultimissimi appuntamenti americani in cui l’“Italia” è “stata presente” ci sono il Summer Fancy Food e il Boston Pizza Festival in cui la Margherita italiana ha estasiato i partecipanti.


30/10/2017

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