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Unesco: la pizza è patrimonio dell’umanità

L`ufficializzazione il 9 dicembre

Il twitter di 9 ore fa del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali ha dato l`atteso responso - che sarà ufficiale però DQaTsBNUIAAH_cI.jpgsolo il 9 dicembre:  "la pizza napoletana diventa patrimonio dell`umanità".

L`iter è stato lunghissimo, e ha visto nel tempo un`enorme raccolta di firme e un grande battage, oltre che l`interessamento attivo e diretto dei promotori nelle sedi ufficiali preposte.

Il 12° Comitato per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale dell`Unesco, riunito in sessione sull`isola di Jeju, ha valutato positivamente la candidatura italiana. 

Come detto i lavori del Comitato Unesco si concluderanno il 9 dicembre e solo al termine di questa ultima sessione il riconoscimento dell`Arte del pizzaiuolo napoletano sarà ratificato, dando il via ai festeggiamenti.

Claudio Sebillo ed Alessandro Marinacci, ideatori ed organizzatori di Napoli Pizza Village hanno commentato sulla stampa nazionale: "Quando nel 2014 Alfonso Pecoraro Scanio, proprio tra i tavoli del Napoli Pizza Village, annunciò l`avvio della petizione a sostegno dell`arte del pizzaiuolo napoletano come Patrimonio culturale immateriale dell`Unesco, abbiamo deciso di sostenere questa avventura, non immaginando che questo percorso sarebbe stato così ricco di soddisfazioni. Siamo così orgogliosi di questa vittoria che speriamo di festeggiare con tutta Napoli lo storico risultato con un evento gratuito aperto a tutti dove protagonisti saranno ancora una volta i pizzaiuoli per i quali abbiamo ottenuto questo importante riconoscimento internazionale".


Per l’Italia si tratta del 58esimo “Bene tutelato”, il nono in Campania.

 

Si spera sia l`inizo da cui ri-partire con una valorizzazione puntualmente seria del made in Italy (la pizza napoletana è cultura, ma anche economia, perchè fatta con ingredienti che devono essere italiani e di qualità, vedi olio evo, pomodoro e mozzarella) e deve, diciamo deve, essere lontana da lavorazioni improvvisate e con materie scadenti, come talvolta s`è denunciato. 

 

A latere della notizia, che rincuora gli sforzi dei promotori e sostenitori, pubblichiamo anche 5 motivi fra serio e faceto citando la testata Panoprama.it. Li riportiamo a conclusione del nostro articolo, perchè ci paiono un buon modo per iniziare a festeggiare questo traguardo importante !

 

 

Ecco 5 motivi, tra il serio e il faceto, per cui la pizza merita di essere patrimonio dell`umanità dell`Unesco.

1) Per proteggere il made in Italy dal pericolo Usa

"Il riconoscimento da parte dell`Unesco proteggerebbe la pizza e l`economia ad essa legata, dal fenomeno dell`italian sounding", si legge sulla petizione a sostegno della candidatura, che ha raggiunto 2 milioni di firme. 

Riconoscere la pizza è un`occasione per salvaguardare il made in Italy. Una minaccia alla nostra pizza arriva tra l`altro dagli Stati Uniti, che potrebbero subentrare all`Italia candidando la loro pizza, ossia la New York Style, che ha origini nelle pizzerie aperte alla fine dell`800 da emigranti napoletani e siciliani. 

2) Il patrimonio più popolare ed equo che c`è

Cosa c`è di più popolare e al contempo buono e confortante di una pizza? La pizza è per tutti. Per ogni portafoglio, per ogni ceto sociale, per ogni latitudine della Terra. La trovi in Guatemala come in Egitto, in Islanda come in Cina. Avvicina il ricco al povero, l`arabo all`occidentale. Piace a tutti. Unisce il mondo. Fa sentire tutti ricchi e felici.

Tutto ciò è racchiuso nella storia della pizza margherita: è la pizza più semplice che ci sia, eppure servì per onorare... Margherita di Savoia regina d`Italia.

3) Una tradizione che si tramanda

Fare la pizza non è semplicemente un mestiere, è cultura (e un vero e proprio culto). Dietro c`è una tradizione, ci sono famiglie che da anni uniscono farina e acqua con la magia degli alchimisti, c`è il virgulto della cucina napoletana e della storia italiana. 

Dietro all`arte dei pizzaiuoli "c`è una grande sensibilità, c`è una capacità universale, c`è maestria, c`è abilità nella semplicità", ha detto all`Ansa Gino Sorbillo, terza generazione di pizzaiuoli, che ha aperto da poco la sua seconda pizzeria a New York. "Dietro ogni pizza, in ogni angolo del mondo c`è lo zampino napoletano". 

4) Un`arte che ha conquistato il mondo (e lo spazio)

Partita probabilmente da Gaeta a inizio Novecento, la pizza ne ha fatta di strada. Ha conquistato il mondo. E non solo la Terra, anche lo spazio. In orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale, l`astronauta italiano Paolo Nespoli è stato preso da una crisi di astinenza da pizza e... ecco che il direttore della missione Kirk Shireman ha offerto pizza per tutti. Tranci di pizza che navigano meravigliosamente senza gravità. L`unica cosa da fare? Aprire la bocca e addentare!

5) Per festeggiare con... una pizza!

Se l`arte dei pizzaiuoli napoletani diventerà patrimonio dell`umanità, sarà l`occasione per festeggiare nel modo migliore che c`è: pizza per tutti! Pizza con gli amici, pizza con gli zii, pizza in famiglia, pizza express in solitudine davanti alla tv, pizza, pizza, pizza.


07/12/2017

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