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Grani antichi ed una nuova multicereali: le novità di Molino Vigevano 1936

Le nuove farine Risciola e Moreschina Ricca sono state protagoniste degli show cooking di Amalia Costantini e Marco Manzi.

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La presenza di Molino Vigevano 1936 alla 39° edizione del Sigep è stata all’insegna delle novità. Nel grande stand, padiglione B, è stata presentata la nuova immagine del Brand, completamente rinnovata, il bollino “100% farine naturali” a garanzia di salute e benessere per i consumatori e due nuove referenze: la Risciola, farina di grano tenero antico macinata a pietra di tipo 1 realizzata con 100% grano italiano da agricoltura integrata; e la Moreschina Ricca, una nuova multicereali che nasce dall’unione di 12 ingredienti, di cui 7 semi interi. Proprio queste due farine sono state le protagoniste degli show cooking di Amalia Costantini, chef pizzaiola di Pizza Mater a Fiano Romano (RM), famosa per i suoi impasti realizzati con il lievito madre in coltura liquida, il licoli, e di Marco Manzi, 3 spicchi Gambero Rosso, giovanissimo pizzaiolo ischitano aderente all’AVPN, Associazione Verace Pizza Napoletana, che ha aperto il locale Giotto Pizzeria Bistrot a Firenze.
«La farina Risciola nasce da un progetto di innovazione sociale del Gruppo Lo Conte lanciato nel 2015 per valorizzare il territorio dell’Irpinia: abbiamo reso nuovamente produttivi terreni agricoli incolti con piantagioni di grano Risciola, un frumento tenero del 1500 che ha mantenuto inalterate le sue qualità organolettiche ed è naturalmente povero di glutine, per questo facilmente digeribile e assimilabile dall’organismo».
molino-vigevano-2.jpgRacconta Fabrizio Lo Conte, amministratore delegato di Molino Vigevano 1936 e continua poi presentando la nuova multicereali: «Tutti i nutrienti dei cereali più nobili racchiusi in 12 varietà appositamente selezionate per una farina naturale dal sapore intenso. Farina di grano tenero tipo 1, germe di grano vitale macinato a pietra, semola di grano duro, farina integrale di segale, farina di mais, fiocchi d’orzo e fiocchi d’avena, soia integrale, semi di sesamo, di girasole, di miglio, semi di lino gialli e semi di lino non decorticati sono gli ingredienti di questa farina ricca di fibre, sali minerali, Omega 3 e 6 e vitamine E e del gruppo B». Conclude poi Lo Conte: «La Risciola e la Moreschina Ricca rispondono alle richieste dei consumatori, ovvero materie prime sane, nutrienti e controllate; ma anche dei professionisti, alla ricerca di prodotti che garantiscano impasti costanti e stabili nel tempo, ma al contempo ricchi di gusto e che comunichino immediatamente al cliente nuove food experience».
La farina Risciola, ha una forza molto bassa, ovvero W140, ideale per brevi lievitazioni da 4 ore a temperatura ambiente, può essere portata a maturazione fino a 24 ore in cella frigorifera a 4° C. Adatta a realizzare pane casereccio, pizza, pasta fresca, ma anche biscotti e frolle.
La Moreschina Ricca, con una forza W270 – 290, si presta a lievitazioni in giornata dalle 6 alle 8 ore a temperatura ambiente e può essere portata ad una maturazione tra le 24 e le 72 ore in cella frigorifera a 4° C.
Entrambe si rivelano partner fondamentali per tutti quei pizzaioli che si trovano in grandi centri urbani ed offrono già impasti alternativi, oppure per coloro che propongono pizze gourmet e per cuochi che realizzano cestini del pane home made.
Le peculiarità di queste farine e tutto il loro potenziale nell’utilizzo in pizzeria sono stati raccontati da due mascotte d’eccezione durante due show cooking nei giorni della Fiera. 
Amalia Costantini ha realizzato due pizze gourmet: Carpaccio di salmone, con una base di focaccia realizzata con farina Risciola attraverso un impasto diretto con il licoli con 4 ore di maturazione e un’idratazione del 62%; “La Puntarella”, anche questa con base focaccia realizzata con la farina Moreschina Ricca attraverso un impasto con il licoli e con metodo indiretto, con la biga, con una maturazione di 6 ore e un’idratazione del 65%.
Marco Manzi invece ci ha presentato due pizze gourmet napoletane. La prima con topping di mozzarella e salmone affumicato, con la farina Risciola e un impasto indiretto attraverso la biga, con una maturazione di 24 ore e un’idratazione del 65%; l’altra, la Pizza Viteltonné, aveva un impasto a base di Moreschina Ricca realizzato con metodo diretto, con una maturazione di 24 ore e un’idratazione del 75%.


www.molinovigevano.com


26/02/2018

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