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Dal 9 maggio obbligo di informare sugli allergeni

Dal 9 maggio saranno sanzionabili i pubblici esercizi che non informano correttamente sugli allergeni presenti nei menu, saranno inoltre previste pesanti sanzioni in caso di mancato rispetto. Nello specifico, si tratta del Decreto Legislativo n. 231 del Dicembre 2017 n. 1169/2011.

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Quello che maggiormente interessa a bar e ristoranti riguardano:

  • l’obbligo di indicare gli allergeni per i prodotti presenti nei menu, accompagnato da una precisa documentazione scritta;
  • l’indicazione di decongelato sui prodotti con applicazione delle deroghe previste.
  • la conferma della disciplina del cartello attraverso l’indicazione di tutti gli ingredienti per i prodotti di gastronomia, gelateria, pasticceria e panetteria;

 

Una delle novità più importanti è che l’indicazione degli allergeni deve essere evidenziata con carattere diverso rispetto agli altri ingredienti per dimensioni, stile o colore, in modo da permettere di visualizzarli rapidamente. Interessa anche la categoria dei prodotti sfusi.

L’obbligo non riguarda solo i pubblici esercenti, si estende a tutti quelli che vendono o somministrano alimenti. Il cliente deve obbligatoriamente essere informato riguardo la presenza di ingredienti allergenici.

Nel registro devono essere elencati gli ingredienti contenuti in ciascuno degli alimenti ed evidenziate tutte le comunicazioni riguardanti gli allergeni presenti nei cibi somministrati. Le informazioni devono riguardare ogni singolo piatto o prodotto e devono riportare un’indicazione esatta degli ingredienti allergenici presenti.

In questo modo, il ristoratore dovrà segnalare l’eventuale presenza di “grano” non più in maniera generica come “cereali”, o, ancora, “noci” anziché “frutta con guscio”.

Elenchi generici saranno sinonimi di mancata attenzione da parte dell’operatore verso i propri doveri di prevenzione dei rischi da contaminazione involontaria.

 

L’informazione sugli allergeni può essere condivisa con il cliente attraverso svariati strumenti come menu, tablet o un registro cartaceo, purché:

  • siano sempre a disposizione dell’utente finale che necessiti di consultarle;
  • esista un registro cartaceo per eventuali verifiche d’informazione da parte delle autorità di controllo preposte.

 

Per chi non si atterrà alla norma che obbliga gli esercenti a segnalare l’eventuale presenza di allergeni nei cibi serviti, il Decreto prevede precise sanzioni. La sanzione per l’omessa indicazione degli allergeni è alta, va da 3.000 a 24.000 euro, così come per l’indicazione con modalità difforme da quella normativamente prevista, che va da 1.000 a 8.000 euro con possibilità di ridurre la sanzione pecuniaria fino ad un terzo per le microimprese.

Inoltre, il mancato rispetto dell’obbligo di informazione sugli allergeni nelle etichette dei prodotti e nei menu dei pubblici esercizi può andare a discapito del ristoratore in termini di brand reputation.

 

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05/04/2018

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