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Vinitaly: work shop per dare il giusto ruolo al vino

Riposizionare il vino al ristorante, iniziando dall’abc, cioè la carta dei vini, cosa tutt’altro che semplice da stilare, punto di partenza per risolvere una situazione – la questione vino - sempre più nei pensieri dei ristoratori.

Il vino è strategico nella ristorazione, ma alcuni fattori rendono complicato dare onore al suo ruolo sulle tavole: da un lato c’è la crisi e il minor potere d’acquisto del consumatore, dall’altro ci sono le norme del codice della strada, giuste e sacrosante, ma non certo coadiuvanti per le vendite.

Vinitaly (25-28 marzo, Verona) ha posto una domanda agli esperti del settore: “La riduzione del numero di etichette nelle carte dei vini dei ristoranti che avevano un’offerta più ricca è conseguenza della situazione economica generale o del cambiamento in atto nei gusti dei consumatori?”

Franz Botré, direttore di Monsieur e Spirito diVino non ha dubbi: «Il consumo e la conseguente riduzione delle liste dei vini è anche da imputare ad una scarsa professionalità di alcuni ristoratori, che conoscendo poco e male la materia vino non compilano carte con il proprio gusto o intuito commerciale, ma semplicemente attraverso i consigli, sempre interessati, degli agenti di commercio. La conseguenza? Spesso le carte dei ristoranti si assomigliano fin quasi a diventare identiche».

Per Benedetto Renda, direttore commerciale delle Cantine Pellegrino, invece, «è conseguenza della situazione economica generale, perché un maggior numero di etichette vuol dire aumento di magazzino e conseguentemente aumento di costi per il ristoratore».

Cosa fare, allora, per invertire la tendenza?

Secondo Iside e Romano, chef del ristorante La Parolina di Acquapendente in provincia di Viterbo, bisogna concentrare gli acquisti secondo le strategie di vendita che di anno in anno si vogliono adottare o seguendo i consumi di prodotti verso cui la clientela si rivolge e a volte anche anticipando le mode, ma soprattutto bisogna «stilare una carta dei vini pensando ai piatti del menù, in un connubio tale da valorizzare entrambi».

 

Oltre a questi suggerimenti e a queste opinioni, molto utili saranno le parole dei relatori del work shop organizzato da Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi, con il coordinamento del giornalista Marco Gatti, che si terrà all’imminente Vinitaly.

Obiettivo dell’iniziativa è la definizione di una strategia di consolidamento e riposizionamento quantitativo e qualitativo del vino nel canale "fuori casa". Il work shop sarà articolato in diversi incontri, in programma lunedì 26 e martedì 27 alle 11.00 e alle 15.00 e mercoledì 28, alle 11.00 all’interno della Tensostruttura C che ospita Agrifood Club e Sol.

Le tematiche sono: la gestione della cantina; la carta vini; il prezzo “giusto”; il marketing mix: assortimento, formati, prezzo, comunicazione al cliente.

 

Per maggiori informazioni: http://www.vinitaly.it/areaVisitatori/eventi/id/7


23/03/2012

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