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La prima piazza plastic free d’Italia

Nasce a Padova seguendo le nuove direttive europee

Nasce a Padova un’iniziativa che potrebbe essere replicata in molte altre città, contribuendo alla sostenibilità ambientale. Grazie all’interessamento della locale associazione di categoria degli esercenti tutti i 13 locali (bar, pizzerie, fast-food) della principale piazza della città, piazza dei Signori, hanno deciso di abbandonare definitivamente l’utilizzo di prodotti in plastica non riciclabile per lo svolgimento del loro servizio. Così, chi si reca in uno di questi punti di consumo, trova esclusivamente prodotti riutilizzabili, come ad esempio piatti in ceramica, bicchieri in vetro e posate in acciaio, oppure prodotti usa-e-getta completamente riciclabili e compostabili, realizzati in PLA (bioplastica, per la cui produzione servono elementi come mais, frumento, barbabietola od altri cereali).

«E’ un gesto importante – ha dichiarato Erminio Alajmo, Presidente dell’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi (APPE) – che dimostra la responsabilità ambientale degli esercenti, disponibili ad affrontare anche costi aziendali superiori, pur di aiutare l’ambiente».

L’iniziativa, nata durante una delle periodiche riunioni dei titolari dei 13 locali, è piaciuta fin da subito anche all’amministrazione comunale, che si complimenta con i gestori.

Quest’iniziativa, meritevole di considerazione, è esempio della sensibilità ecologista di Padova la quale ha l’ambizione di anticipare i tempi della Direttiva Europea contro la plastica usa e getta. Questi i nomi dei 13 pubblici esercizi che hanno dato la loro adesione all’iniziativa: Bar Code; Bar Cento x Cento; Bar Hendrix; Bar Marlè Pizzeria Cubo; Pizzeria La Lanterna; Bar pasticceria Antico Forno; Ristorante Uva; Ristorante Kofler; Ristorante sushi Galleria n. 5; Bar Piazza dei Signori 9; Bar El Pilar; Ristorante Ham Holy Burger.

 

Ma in cosa consiste la succitata Direttiva Europea?

Si tratta di una direttiva emanata dal Parlamento Europe, approvato con 560 voti favorevoli (35 contrari e 28 astensioni) e che vieta entro il 2021 diversi prodotti, quali posate di plastica monouso (forchette, coltelli, cucchiai e bacchette), piatti di plastica monouso, cannucce di plastica, bastoncini cotonati fatti di plastica, contenitori per alimenti e tazze in polistirolo espanso (ma anche bastoncini di plastica per palloncini). Inoltre, gli Stati membri dovranno, entro il 2029, raccogliere il 90% delle bottiglie di plastica (riciclo) e le medesime dovranno contenere almeno il 25% di contenuto riciclato entro il 2025 e il 30% entro il 2030.

 

Stando ai dati della Commissione europea oltre l`80% dei rifiuti marini è costituito da plastica. La plastica si decompone in moso assai lento (parliamo di centinaia di anni) ed essa si ammassa nei mari, negli oceani e sulle spiagge, soffocando gli animali marini e, nel caso delle microplastiche (plastica ridottasi a meno di 1 mm) si accumula nel corpo di diverse specie (come tartarughe marine, foche, balene (ma anche uccelli che mangiano animali marini), molluschi, pesci e crostacei, entrando anche  nella catena alimentare dell’uomo.

(Fonti Fipe- www.europarl.europa.eu)

 

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12/09/2019

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