S’è concluso qualche giorno fa nella capitale britannica il Giro Pizza d’Europa, in cui su tutti s’è distinto il pizzaiolo Douimry Mehdi, vincitore della finalissima londinese.

Dopo sette appuntamenti in Italia e all’estero sono stati scelti dieci pizzaioli per ogni tappa: i qualificati si sono sfidati tutti il 19 marzo a Londra.

Fra i concorrenti anche molti italiani, tra cui Roberto Luongo che ha ottenuto una posizione di tutto riguardo, nel podio, al terzo posto.

«Sono arrivato il giorno prima – ci racconta - portando con me la coreografia e tutti gli ingredienti. Superata la paura per l’aereo, una volta atterrato ho sistemato tutto in frigo Con me altri colleghi, tra cui Alessandro Capo, arrivato decimo. La mattina seguente siamo arrivati all’expo di Londra, abbiamo salutato gli amici e ci siamo messi a  preparare tutto… la giornata di gara è stata intensa, ma è poi arrivata la premiazione. Sentirmi chiamare per terzo è stato un grosso risultato, sia perché i rivali erano veramente forti ed esperti, sia per il fatto che è stata una conferma ad alti livelli».

Ma non solo la premiazione è stata fonte di orgoglio. In tutte le gare è il confronto fra collegghi che riempie di soddisfazione il pizzaiolo. E Luongo lo conferma: «Il complimento più bello è stato: "come hai fatto a fare la stessa pasta che hai fatto alla tappa di Bari, nonostante la difficoltà del trasporto? Me lo ha chiesto un collega!»