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Un grande numero delle pizzerie presenti nella penisola è una pizzeria take away, o come si dice da sempre, una pizzeria da asporto: rappresentano una fetta importante del canale, rivolta a chi desidera gustare al volo un triangolo o una porzione di pizza al metro, in teglia o in pala, e a chi ordina una pizza da mangiare a casa.
Non perché una pizzeria è senza coperti significa il layout o il servizio o ancora l’offerta non vadano curate al pari di una pizzeria con sala. La qualità va cercata sempre. A curare il valore della propria pizzeria da asporto è, fra i molti pizzaioli attenti alla propria professione, Ignazio Barcella, titolare della catanese Pizza Taxi.
«Già il nome Pizza Taxi - spiega Barcella - descrive la classica pizzeria da asporto. Il nostro locale è spartano ed essenziale, lo gestiamo con la mia famiglia dal 1999. Benché siamo sulla piazza da lungo tempo, la mia pizza non è rimasta invariata negli anni, ma è frutto di aggiornamenti continui, aggiornamenti che ho potuto fare attraverso l’ associazione a cui appartengo, Fip, presieduta da Giovanni Mento, e dal mio lavoro di tecnico presso un’azienda molitoria siciliana, lavoro che mi permette sul campo di aggiornarmi e sperimentare diversi impasti».
Ci è molto piaciuto dialogare con questo pizzaiolo catanese perché ha sposato il concetto dello studio, riuscendo così a proporre un prodotto buono che ha permesso alla pizzeria, fra le prime in provincia, di mantenere i suoi clienti fidelizzati anche dopo l’apertura di molte concorrenti, dimostrazione che un prodotto buono premia.
«Gli impasti lievitano e maturano a lungo, non inforniamo prima delle 24/48 ore».
Riguardo alle farciture, Barcella ci racconta che nel menu ci sono 50 pizze fra cui scegliere e molte di queste sono pizze guarnite in modo molto particolare. Le pizzerie d’asporto devono saper offrire pizze speciali alla stregua delle altre e Ignazio ci spiega il suo punto di vista su questa idea: «Io amo questo lavoro perché l’impasto è vivo e controllare il processo dall’inizio alla fine è qualcosa che non è scontato. Credo che la pizza sia una base, una base che deve essere digeribile e buona. Su questa base possiamo andare a costruire un vero piatto, come si costruisce un piatto in un ristorante».
Fra le pizze che ci hanno colpito quella con la crema di salvia e quella con la crema di ortica.
«Il mio lavoro di tecnico mi ha fatto approfondire gli impasti, ma in generale mi ha permesso di conoscere molte persone e quindi confrontarmi su tanti aspetti. Dai cuochi si impara come prendere le creazioni della ristorazione e portarle sul disco di pasta di pizza. Inoltre, poiché amo tanto questo lavoro e non voglio fermarmi, quando posso partecipo a dimostrazioni e seguo grandi maestri del mio settore, come Renato Bosco o Simone Padoan. Prima si imparava senza capire, ora nel mio settore si ha la possibilità di comprendere il perché avvengono certi meccanismi chimici e fisici e c’è la possibilità di migliorarsi sempre» conclude Ignazio. A prescindere, aggiungiamo noi, che si gestisca un locale in voga, un locale pluridecorato, un locale in una città o in un paesino, una sala o un take away.
TAXI PIZZA - Piazza Manganelli 4 - San Giovanni La Punta- Catania
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