La pasticceria italiana è da sempre rinomata in tutto il mondo per la professionalità degli operatori e per la loro creatività, veri e propri maestri del gusto che sanno creare armonie di sapori sublimi capaci di emozionare il palato. La loro creatività e fantasia non conoscono limiti, e ogni giorno ci sorprendono con creazioni sempre nuove e innovative. Ma questo bellissimo e buonissimo mondo, oggi più che mai deve confrontarsi con le difficoltà del mercato, l’economia italiana attraversa un periodo di inflazioni, gli aumenti delle materie prime è incalzante, così come salgono i costi energetici. Una criticità che poi deve fare i conti con l’inflazione e carovita che di fatto erodono il potere di acquisto degli italiani.
C’è il rischio che il mercato della pasticceria possa subire contraccolpi? Sì il rischio c’è, ma quando si parla di dolci e pasticceria ci sono sempre e comunque  elementi positivi.
Rinunciare alla dolcezza in un periodo di crisi è una sorta di punizione che i consumatori non vorranno infliggersi. Viviamo tempi difficili, e anche un po’ di sana dolcezza ci aiuta ad affrontarli.
Possiamo rinunciare a tutto, ma non a quel momento magico che ci offre un pasticcino.
Sì, forse gli italiani limiteranno qualche acquisto in questi mesi di inflazione e tassi di interesse che salgono, ma avranno sempre e comunque bisogno di dolcezza, e qui c’è un esercito di pasticceri pronti  a soddisfarli con le loro opere, con il loro infinito universo di sapori, profumi e colori che regala emozioni uniche. È questo che accadrà, ne siamo convinti, le crisi passano, la dolcezza resta, il grande patrimonio pasticcere italiano anche.

Giuseppe Rotolo

Articolo tratto da Pastry Magazine n 26
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