“Mi piace sperimentare il limite delle cose, per volere ogni volta superarlo”; così diceva Bruno Munari uno fra i più straordinari designer italiani. Ebbene superare i limiti è una sfida che da sempre appassiona anche i pasticceri, una sfida che li porta sempre a sperimentare nuove ricette, insoliti abbinamenti, innovativi mix di dolcezza. Una sperimentazione che va oltre il senso del gusto e coinvolge anche il senso della vista. E si, nel mondo Pastry anche l’occhio vuole la sua parte di dolcezza. Infatti negli ultimi tempi in pasticceria sempre più dolci e lievitati sono stati rivisitati e reinterpretati, non solo dal punto di vista delle ricette, ma anche da quello della forma. L’idea è quella di creare forme insolite che possano colpire, incuriosire, insomma il design di un dolce come potente forma di attrazione.
Una storia emblematica in tal senso è l’ormai notissima e richiestissima brioche a forma di cubo, un’idea bizzarra, ma di grande successo partita da Torino. La rivoluzione della forma del croissant, da quello cubico a quello sferico, ora si è pensato di realizzarli a forma di animale.
La forma preferita? Il gatto, chissà perché, forse ispira tenerezza?
La forma, il design nell’arte pasticcera è una componente importante almeno quanto il contenuto. Sperimentare il limite delle cose per volere ogni volta superarle è un must che deve appartenere all’arte pasticcera, il design di un dolce è un fattore di successo, almeno quanto il gusto che è capace di offrire.

Giuseppe Rotolo

Articolo tratto da Pastry Magazine n 29

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