“Il nostro mestiere non è tanto faticoso, ma è sacrificato”, afferma Vincenzo, pizzaiolo di quarta generazione, con voce carica di orgoglio e passione. La sua storia, raccontata con entusiasmo durante la nostra intervista, ci trasporta nel cuore pulsante della tradizione pizzaiola napoletana, un mondo in cui la dedizione, l’amore per il proprio lavoro e la ricerca costante della qualità si fondono per creare un’esperienza culinaria senza tempo.
Fin da bambino, Vincenzo ha respirato l’aria della pizzeria, imparando i segreti dell’impasto dai suoi maestri, tra cui suo padre. Crescendo, la sua curiosità lo ha spinto ad osservare attentamente le tecniche di altri pizzaioli, cercando di cogliere le sfumature e le differenze che rendevano ogni pizza unica. Questo spirito di osservazione e di continuo apprendimento lo ha portato, una volta diventato autonomo, a perfezionare i metodi tradizionali, correggendo gli errori del passato e cercando di ottenere un prodotto sempre più digeribile e di qualità.
«La pizza napoletana autentica si ottiene solo seguendo rigorosamente il metodo classico, con un impasto diretto, una lievitazione di 8-10 ore (estendibile fino a 24 ore) e un’idratazione che non superi il 65%, - ci ricorda. - Queste regole non sono negoziabili se si vuole impastare la “napoletana” tradizionale».
La sua fedeltà alla tradizione si riflette anche nella scelta di utilizzare solo farine di alta qualità, come quelle del Molino Grassi, con cui ha stretto una partnership basata sulla fiducia e sulla condivisione di valori.
«La collaborazione con Molino Grassi è nata - ci spiega, - durante un incontro casuale con un amico che mi ha presentato i responsabili dell’azienda».
Vincenzo è rimasto colpito dall’accoglienza ricevuta, sentendosi subito parte di una famiglia. Quando gli è stata proposta una collaborazione, ha accettato senza esitazione, spinto dalla stima e dalla fiducia reciproca. La partnership con Molino Grassi gli ha permesso non solo di utilizzare una farina eccellente, ma anche di confrontarsi con altri professionisti del settore, partecipando ad eventi e condividendo la sua esperienza.
Vincenzo è un uomo di tradizione, ma non per questo si chiude alle novità. È consapevole delle nuove tecniche di impasto e della crescente attenzione alla sperimentazione nel mondo della pizza. Tuttavia, è convinto che la sua tecnica tradizionale, perfezionata nel corso degli anni, gli permetta di ottenere un prodotto di altissima qualità, in grado di competere con le pizze realizzate con metodi più moderni. La sua è una sfida continua, un impegno a dimostrare che la tradizione, se ben interpretata e portata avanti con passione, può ancora dire la sua in un mondo in continua evoluzione.
La passione di Vincenzo per la pizza non si limita alla produzione. Traspare in ogni sua parola, nel modo in cui descrive il suo lavoro, nell’orgoglio che prova nel vedere suo figlio Salvatore seguire le sue orme. Per Vincenzo, la pizzeria non è solo un luogo di lavoro, ma una seconda casa. La sua dedizione si riflette anche nell’attenzione al cliente, nella ricerca costante della sua soddisfazione. I complimenti per Vincenzo sono una conferma del suo impegno, un incentivo a fare sempre meglio, a non accontentarsi mai.
La storia di Vincenzo è un inno alla passione, alla dedizione e al valore della tradizione. È la dimostrazione che, anche in un mondo frenetico e in continua evoluzione, la cura per i dettagli, l’amore per il proprio lavoro e la ricerca costante della qualità possono fare la differenza. La sua pizza non è solo un piatto, ma un’esperienza sensoriale, un viaggio nel tempo e nella tradizione, guidato da un uomo che ha fatto della sua felicità fra gli impasti una ragione di vita.

Articolo tratto da Pizza&core Collection N 122
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