Questa frase l’abbiamo sicuramente ascoltata svariate volte, ma effettivamente, quanta verità cela al suo interno?
Solo negli ultimi anni gli psicologi sociali hanno fatto del rapporto con il cibo materiale interessante di ricerca. Gli studiosi hanno compreso che creatività, aggressività, intransigenza, ansia e fiducia in se stessi possono essere raccontati, anzi svelati a tavola. Nello specifico i ricercatori della North Dakota State University e della Saint Xavier University of Chicago hanno dimostrato lo stretto legame tra quello che le persone ordinano al ristorante e il loro carattere. Dai test somministrati ad un gruppo di studenti universitari è emerso che la predilezione per i cibi dolci rispecchia un carattere disponibile e collaborativo. D’accordo con queste ricerche è anche il Professor Dogana, ordinario di Psicologia all’Università Cattolica di Milano. Il professore afferma che la predilezione per dolce e salato ha un preciso collegamento caratteriale. Le “persone dolci” alle quali viene immediatamente l’acquolina in bocca al semplice suono della parola “dessert” sembrerebbero essere più emotive, amorevoli e propense ad avere cura degli altri. Mangiare golosità rappresenta, a livello simbolico, il tentativo di riempirsi e nutrirsi di cose belle e piacevoli. A livello cerebrale si libera dopamina, sostanza che corrisponde al senso di essere ricompensati. Se siamo carenti di dopamina, il cervello potrebbe indurci a cercare zucchero per ripristinare un adeguato livello di questo neurotrasmettitore. Inoltre lo zucchero produce insulina, che a sua volta regola la serotonina, sostanza responsabile del senso di felicità.
Le “persone salate”, invece, ghiotte per pasta, pizza e tarallini sembrerebbero essere più estroverse e indipendenti, con una maggiore energia e un dinamismo più forte. I fan del piccante di solito amano le nuove esperienze, infatti, l’Università della Pennsylvania sostiene che queste persone apprezzano le emozioni intense e le avventure, si annoiano facilmente della routine quotidiana e sono spesso a caccia di adrenalina.

Cibo e sesso
Un’altra importante curiosità riguarda il possibile collegamento tra modo di mangiare e fare l’amore. Condividere una buona cenetta con un/a pretendente sembra sia premonitore di un buon o pessimo comportamento sotto le coperte. Infatti il cibo ed il sesso soddisfano due bisogni fisiologici fondamentali: il primo garantisce la sopravvivenza e il secondo la conservazione della specie.
In un numero della rivista Riza l’articolo “Sesso e Dieta” usava le tipologie della personalità di Jung per abbinare i quattro elementi naturali al comportamento verso sesso e cibo.
Tipo fuoco: è una persona con una grande personalità che però può cedere a eccessi sia nel sesso del “tutto e subito”, sia nel cibo dove non ha regole e la pazienza di aspettare.
Tipo terra: è una persona sicura, razionale e intransigente e nel sesso ha una base di solidità di sentimenti e una buona capacità di avere rapporti sessuali lunghi e soddisfacenti. A tavola con il cibo ha un rapporto di lunga durata della convivialità.
Tipo aria: personalità basate sull’incostanza e la leggerezza come l’aria che è libera e senza costrizioni, dove anche il sesso è leggero e svolazzante senza profondi legami affettivi. Il cibo lo cerca sempre nuovo e diverso, e con gusti particolari e interessanti.
Tipo acqua: come l’acqua può adeguarsi al contenitore dove sta e si incanala secondo precise direzioni, così questa personalità si ritrova ad assorbire gli umori altrui. Il sesso con lui è perfetto perché capisce al volo i desideri del partner, così come il cibo lo accontenta sempre, perché per lui è importante la giusta armonia tra le persone.
Quindi se volete davvero capire com’è fatta una persona non vi serve altro che osservarla attentamente mentre siede a tavola.

Articolo tratto da Pizza&core collection n 117

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