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I territori d’Italia in un bicchierino

«I signori gradiscono un caffè, un liquore?»AMARO.jpg
Domanda d’obbligo prima di congedare il cliente che sta per chiedere il conto.
Domanda non banale, perché a noi italiani piace finire il pasto con un sorso di buon liquore che aiuta a digerire un buon pranzo, scaldandoci il petto e la pancia e appagando il palato.
Il suggerimento è quello di avere sempre delle buone bottiglie da proporre, per servire un bicchierino che chiuda il pasto in bellezza, magari unito ad un pasticcino della casa offerto dal titolare. Si tratta di un piccolo piacere che scalderà anche il cuore del commensale e che potrebbe essere quel tocco in più per far salire l’apprezzamento del vostro locale.

I liquori italiani
Per definizione il liquore è una bevanda ottenuta da alcol di origine agricola e oli essenziali (erbe officinali, frutta, scorze di agrumi, ecc). Il composto si può ottenere per distillazione, macerazione (a freddo) o infusione (a caldo) o percolazione dell’alcol con le essenze.
Ma c’è liquore e liquore: è grandissima la varietà di prodotti che si possono offrire al cliente.
Ogni liquore è pari ad un percorso da scegliere nei territori del nostro Paese, così ricco di tipicità vegetali, agricole o spontanee, e così ricco di tradizioni.
erbe.jpgIl rosolio, per esempio, era già presente nel Sud Italia nel ‘500 e presenta tantissime varietà: agrumi, caffè, anice, menta. Un’altra tipicità è il Limoncello, dall’intenso e rinfrescante sapore di limone. Se ne contendono la paternità Amalfi, Sorrento e Capri, ma come per ogni prodotto tradizionale la sua origine si perde nei tempi. Altra perla di sapore è il liquore di mirto, tipico della Sardegna, ottenuto per macerazione alcolica delle bacche di mirto o di un misto di bacche e foglie. Il suo sapore è esaltato se servito freddo.
Il bargnolino (comunemente detto Prunella) è prodotto, invece, dalla infusione delle bacche di prugnolo selvatico delle zone dell’Appennino tosco-emiliano. La sua alta gradazione alcolica lo rendono amabile a chi ama liquori decisi e intensi.
Il Genepì, è ottenuto dai fiori della pianta omonima. Questo liquore, che viene stagionato, è tipico delle zone montagnose. Il suo colore è paglierino e la sua gradazione alcolica varia dai 30 ai 42°. Pur facendo parte dei liquori di erbe non è eccessivamente amaro e risulta facilmente gradevole.
Agli amari sono legate anche le storie di grandi marchi e grandi aziende italiane, come Amaro Lucano: l’antica ricetta segreta dal 1894 porta in tutta Italia i sapori e i profumi di Pisticci in una meravigliosa miscela d’erbe.


24/04/2017

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