Per chi non lo sapesse Venezia ha avuto in passato quattro birrifici, il maggiore era il birrificio Birra Venezia che, ai tempi d’oro, sponsorizzava le regate in canale della Giudecca (proprio laddove era ubicato lo stabilimento), produceva 150 mila ettolitri l’anno, dava lavoro a centinaia di dipendenti ed esportava persino in Germania. Massimo Salvagno vide qualche anno fa una vecchia bottiglia da collezione di questo “pezzo di storia” veneziana che è stata la Birreria Venezia: da lì l’idea geniale, cioè tornare a produrla. Detto fatto, con l’aiuto di Michela De Marco ha registrato nel 2004 il marchio e quattro anni più tardi ha dato il via alla produzione, distribuendo la bevanda nelle osterie, nei ristoranti e nelle drogherie della città. La birra artigianale Birra Venezia è oggi prodotta in un birrificio del trevigiano, dietro le direttive del birraio Cristian Romano e dell’ingegner Tullio Zangrando, i quali, per questa “resurrezione” brassicola, hanno congeniato una ricetta ispirata alla ricetta originale, con sei settimane di fermentazione.

Birra Venezia è declinata nella versione Bionda, Rossa o Bianca o fruttata (pensata come aperitivo) ed è venduta in bottiglie da 33 cc.

Da Venezia e dai locali circoscritti alla città di Venezia è presto sconfinata oltre la laguna diventando “grande”: oggi è venduta a bordo delle compagnie aeree giapponesi e sarà presente al Foodex 2012 di Tokyo.