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Viaggio nelle terre del vino

Il Veneto del Prosecco, tra verdeggianti colline e la pianura che guarda al mare

 

Il Veneto è una delle regioni più affascinanti e produttive d’Italia, nota non solo per la sua ricca storia, per le città d’arte come Venezia e Verona che attraggono turisti da tutto il mondo, o per i paesaggi mozzafiato delle sue Dolomiti, ma anche per essere la patria del Prosecco, uno dei vini spumanti più amati al mondo. Testimonianze storiche collocano già in epoca romana l’inizio della produzione di vino in questa zona.
news.pngDa allora il Prosecco è diventato tradizione e si è diffuso, esplodendo come fenomeno di gusto e di tendenza e diventando la bollicina italiana più famosa e venduta. Un successo dovuto alla sua leggerezza, alla vivacità dell’esperienza di bevuta, sempre accompagnata dalla qualità garantita delle denominazioni, come all’anima vera di questo vino fatta di condivisione, convivialità, piacere di riunirsi attorno ad una tavola. I mass media parlano di “fenomeno” Prosecco riportando numeri straordinari che trainano l’intero comparto enologico in cui l’export gioca un ruolo principale. Ma il Prosecco non è solo sinonimo di lifestyle italiano, è testimone della tradizione che diventa qualità, è esempio di valorizzazione sistematica e organizzata di un territorio e dei suoi saperi. In tutela della qualità e della produzione, nel 2009 è stato avviato il processo di riorganizzazione delle denominazioni del Prosecco. Questo ha definito da una parte la DOC e dall’altra la DOCG, entrambe regolate da un disciplinare che precisa le caratteristiche che il Prosecco deve avere a partire dalla provenienza geografica.
Il Prosecco DOC nasce quindi tra le Dolomiti e il Mar Adriatico, nelle provincie venete di Belluno, Padova, Treviso, Venezia, Vicenza e in tutto il Friuli Venezia Giulia. Mentre l’area DOCG circoscrive la zona dell’Alta Marca Trevigiana compresa tra Conegliano e Valdobbiadene. A queste, nel 2014, si è aggiunta la denominazione Asolo Prosecco DOCG.
Le denominazioni tracciano così una geografia eterogenea di paesaggi e sapori, percorrendo un’area ricca e suggestiva. La conformazione del territorio varia dalle aree pianeggianti per il Prosecco DOC alle colline tra Conegliano e Valdobbiadene che oggi vantano lo stato di Patrimonio Unesco. Sui versanti di quest’area collinare il Prosecco trova la condizione ideale per sviluppare le sue massime espressioni organolettiche grazie agli effetti di altitudine, escursione termica e miglior esposizione solare delle vigne.
Da queste terre del Prosecco nascono le uve degli spumanti Maschio dei Cavalieri, brand che rappresenta un’azienda vinicola all’avanguardia per tecnologia e processi produttivi, che fin dalla sua fondazione nel 1973 ha rappresentato l’eccellenza del panorama vitivinicolo territoriale. Ma entriamo in cantina per scoprire qualcosa di più sulla produzione.
Il Prosecco si ottiene principalmente da Glera, uva a bacca bianca semi aromatica che presenta all’olfatto il profumo caratteristico e i sentori del frutto d’origine. A questa, il disciplinare consente l’aggiunta, per un massimo del 15% sul totale, di uve provenienti da vitigni autoctoni, come il Verdiso e la Bianchetta, oppure varietà internazionali che in queste aree hanno ben attecchito, come il Pinot Bianco, Nero e Grigio o lo Chardonnay. Elementi di una tavolozza che rendono affascinante scoprire ogni volta l’esito del lavoro enologico.
Il Prosecco si caratterizza per note di freschezza e piacevolezza che sono date anche dal processo di vinificazione detto Metodo Charmat o Martinotti che consiste nella seconda fermentazione in autoclavi di acciaio inox a temperatura e pressione controllate. Negli spumanti Maschio dei Cavalieri si riscontra però un’importante peculiarità: la fermentazione parte direttamente dal mosto fiore con lo scopo di mantenere il patrimonio aromatico dell’uva portando così nella bottiglia un patrimonio unico e vibrante. Troviamo così vivi i caratteri distintivi del Prosecco quali i sentori di fiori bianchi, mela golden e frutta candita che lo rendono un vino piacevole e, soprattutto, versatile. Il segreto del suo successo che lo ha portato ad eccellere negli abbinamenti più insoliti e arditi, così come con pairing dall’ineguagliabile sapore tutto Made in Italy, al fianco della pizza. Ed ecco che una splendida Margherita con funghi freschi di stagione e carciofini in olio d’oliva di qualità si avvicina con successo a un Prosecco DOC Treviso Extra Dry di Maschio dei Cavalieri. Lo spumante, dal caratteristico colore giallo paglierino con perlage ricco e persistente, rivela al naso un’esplosione di fiori d’acacia, pera e mela. Vino quindi floreale, elegante, di una bella morbidezza che accompagna la grassezza della mozzarella e i toni acidi del pomodoro. L’accennata nota aromatica gioca con la delicatezza dei funghi freschi e dei carciofini. Consiglio a tutti: un calice di Prosecco e una pizza fumante per uno spumeggiante concentrato di gusto e italianità!

 

a cura di Viola Zarenghi Brand Ambassador Cantine Riunite & CIV

 

Articolo tratto da Pizza&core collection n 117

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09/10/2023

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